Nella foto sopra sono quello a destra con la cazzuola in mano, vero che sono venuto bene?

Finalmente scrivo anche io, primo anno con LLCC dopo qualche anno che ci pensavo e non avevo il "coraggio" di mettermi alla prova con piste nuove, praticamente tutte e mettere alla prova la Lotus con me alla guida che sono un piRlota della domenica.
Me le sono fatte tutte e 6 e tornassi indietro, le rifarei tutte nonostante le gioie e i dolori (tanti). Ma la cosa che mi fa più rabbia è stata un altra, PERCHÉ NON HO PARTECIPATO PRIMA!!!! È stato uno spettacolo, a partire dalla prima tappa di Cremona, per poi passare a tutte le altre fino al famigerato Mugello, anche questa mai fatta e per di più, ringrazio ancora mia moglie, fatta con la sua Clio rs! Pista spettacolare da prendere con la dovuta precauzione e dandole del lei. Insomma a prescindere dalla classifica che a me poco importa, tutte queste tappe mi hanno aiutato a conoscere meglio la mia Lotus, la Clio, e soprattutto cercare di superare i miei limiti di guida e "pelo" sullo stomaco nell'affrontare certe curve.
Ma la cosa più importante di tutto questo spettacolare 2022 è stata la famiglia del challenge che piano piano mi ha fatto sentire sempre più a mio agio, conoscendo sempre nuove persone/amici e qualche "personaggio" che non guasta mai! Un grazie infinito a Dario e il suo staff di matti scatenati, Mac-auto e q-setup per la loro serietà e disponibilità! Ora sotto a finire di rimontare la Lotus che marzo arriva presto!!! Gassseeeeee dalla Toscana!!!!

P2 di classe conquistata con la consistenza e non le prestazioni assolute (Alzamora never die ).
Putroppo il cambio ha dei problemi e non ho potuto migliorare nei 15 minuti di recupero del gruppo M (come anche a Misano), ma sappiate che ho appena fatto quasi 2000 euro di ordine per il rebuilt.

AL 2023!

Che cazzo di weekend!!

È successo veramente di tutto fin dal martedì per cercare di non mancare all'ultima tappa dopo la rottura della turbina a Misano che, unita alle tante sfortune di Rhen, ci portava al Mugello con una classifica molto incerta e i primi 3 racchiusi in 2 punti fatte le debite considerazioni sullo scarto.
Nel riassemblare auto e nei controlli di routine fondamentali per la sicurezza prima di ogni giornata in pista sono emersi problemi dell'ultimo minuto quali downpipe fuso e un disco freni stanco. Con i 2 santi, che cercano nei buchi dalla loro vera attività di Motorsport con Lamborghini, di rimediare a tutti i danni che riesco puntualmente a fare al triciclo decidiamo, pur di esserci, di iniziare a fare downgrade rimontando dischi originali ma in salute, catalizzatore e andare a depotenziare di conseguenza la mappa.
Alle 17 di venerdì sembrava tutto ok ma ha deciso di esplodere la vite di spurgo liquido raffreddamento posteriore. Rimediamo con un bullone e un oring, e smontiamo cofano (vaffanculo a chi ha deciso di non farlo apribile) per spurgo anteriore e controllare la relativa vite che fa il suo lavoro egregiamente. Finalmente alle 18.30 si parte con Sandro che aspettava ormai disperato.
Tutto funziona alla grande, temperature sotto controllo e raggiungiamo il Palagio per abbuffarci di fiorentine come già altri challengiari stavano facendo.

La mattina però andando verso la pista le temperature iniziano a salire fuori controllo e non resta che accostare su quella meravigliosa strada di cui ha già parlato Andreagiov..
Farlock e Sandro riempiono bottiglie dalla fontanella di un casale col rischio di essere impallinati, ma come volevasi dimostrare era esplosa la vite di spurgo anteriore e il circuito si svuotava nuovamente.
Credo di aver nominato l'intero calendario per almeno 3 o 4 volte nei successivi 5 minuti ma è qui che entra in gioco lo spirito del Challenge, veramente unico ed impagabile.
La parte successiva della storia fino all'arrivo in pista la ha già minuziosamente descritta Andreagiov ma non finisce lì.
Arrivati in paddock Rhen mette a disposizione la sua officina mobile, via cofano e si ricomincia. Con il prezioso aiuto di papà Rhen e dopo una serie infinita di spurghi dato che il sistema non voleva saperne di raffreddare il motore e dopo fontanelle di liquido spruzzato in ogni dove e una abbondantissima dose di madonne tutto sembra funzionare e possiamo richiudere tutto per la prova della pista, ascoltando Balco che mi indica di montare le Yoko anche mentre pioveva.

Veramente fantastico pensare che fra i miei principali salvatori ci siano proprio i 2 avversari in classifica.
Grazie davvero a tutti quelli che mi hanno aiutato (fra questi come al solito anche DB e Alfa156ts che conoscono bene la Fiat) o mi hanno semplicemente detto 2 parole di ottimismo.
Sarò ripetitivo ma questo rende il Challenge unico.

Nel frattempo purtroppo Rhen rientra sconsolato per l'ennesima noia che lo costringe ad alzare bandiera bianca proprio al Mugello dove sinceramente con la pista che andava asciugando non nutrivo la minima speranza di potermela giocare anche col suo motore fiacco.

Avendo saltato il primo turno non sapevo minimamente le condizioni della pista ma anche pensando alla nota affidabilità del triciclo ho cercato di tirare per mettere insieme i giri necessari qualora fossero peggiorate le condizioni. Tutto ha funzionato e a fine turno ero nettamente avanti nella Cup.
In attesa del turno decisivo per la tappa e per la stagione il meteo si è stabilizzato e di conseguenza si ricominciava da capo perché tutti avrebbero abbassato notevolmente i tempi.
Pressioni gomme al minimo sindacale per poter andare avanti tutto il turno e mettere insieme 7 giri asciutti decidiamo con Andreagiov di partire lontani per evitare di ostacolarci a vicenda stile Cervesina.
Tiro da subito, la pista grippa e i tempi si abbassano ma al terzo giro tirato ecco la bandiera rossa che ci costringe a riallinearci in corsia box. Succede esattamente quello che non volevamo e mi ritrovo dietro Andreagiov. Lascio spazio ma il tempo stringe e bisogna fare i giri asciutti mancanti. Piano piano mi avvicino e il finale del secondo giro la nera e la gialla sono praticamente un auto sola dalla Bucine al traguardo dove ci sventolano la bandiera a scacchi proprio mentre Andreagiov mi avrebbe fatto passare per incollarsi lui al mio paraurti posteriore, tutto da verificare 😂😂😂.

Alla fine quindi abbiamo entrambi 4 o 5 giri su asciutto e gli altri del turno bagnato e significa che ce l'ho fatta. Lui esce addirittura dal podio di tappa che gli viene sfilato da Alfa156ts che approfitta di qualche giro extra su asciutto del gruppo M. Bravo Ing ma caz proprio stavolta dovevi andare via prima della premiazione???

Distrutto ma felice mi gusto la cena ad alto tasso alcolemico.

Un grazie a Marco per la splendida giornata all'Hangar 42. Non so proprio come tu faccia a lasciare quei poveri kart in balia di questa banda di unni.
A proposito dei kart il +1 lap di DarioG nell'ultima garetta non ha prezzo😂😂. È chiaro che sei tu che freni troppo presto non lamentarti di una spintarella..
Un consiglio a Edobena per la prossima kartata: il casco arancione lascialo in macchina che se no sei ufficialmente il bersaglio di tutti.

Ringrazio nuovamente i miei salvatori, l'organizzazione, Mac per la sempre preziosa assistenza gomme, gli sponsor e tutti i partecipanti che rendono il Challenge unico.

Ora sotto con rialzo completo del triciclo per la prossima stagione dove mi immagino tutti ancora più agguerriti, Rhen in testa dopo tutte le sfortune di quest'anno.

Modificato dall'utente lunedì 28 novembre 2022 23.57.13(UTC)  | Motivo: Non specificato

L'anno prossimo mi iscrivo in Open Pro, mi conviene

Fra 4 mesi, penso che mi presenterò, finalmente, con un assetto decente, senza barra e molle di un triciclo (non il tuo)...Vedremo

Seriamente, sei stato un grande a prendere subito un ritmo indiavolato, a me serve più tempo per prendere confidenza quando la pista si asciuga. Sarà la vecchiaia incipiente.

Speriamo che il meteo di marzo 2023 sia più clemente e, forse, quel giorno ci converrà stare vicini da subito per farci da bersaglio a vicenda, perchè dovremo andare a caccia di un Rhen carico a pallettoni!!

Ecco qui le mie opinioni e considerazioni sull’ultima tappa 2022… questa volta vorrei andare oltre ai classici e meritatissimi complimenti a tutta l’organizzazione per descrivere, se avete voglia di leggere, cosa ha rappresentato per me questa tappa…
Partiamo dall’inizio, saltato misano per problemi di lavoro/problemi personali che hanno avuto forti ripercussioni sul mio livello di stress da settembre in avanti, avevo da un lato molta voglia di partecipare all’ultima tappa e dall’altro remore e dubbi, derivanti da impegni di lavoro, ancora problemi fisici di mia moglie, e i bimbi che sono ancora nell’età in cui han voglia di stare con i genitore (l’adolescenza e i vaff arriveranno tra qualche anno per fortuna…).
10 gg prima della tappa, butto il cuore oltre l’ostacolo e decido di organizzarmi e provare a partecipare, il progettone da consegnare per venerdì/lunedì prosegue bene e quindi forse… comunico in casa la decisione e mio figlio mi guarda rimanendoci male e dicendomi “ma allora non vieni a vedere la partita di calcio sabato?”… ecco inizio a sentirmi un po’ una merda, lui ci tiene tanto e quindi non so che fare… ma un messaggio nella chat del calcio mercoledì 23 mi comunica che la partita è rimandata, quindi il destino mi sta dicendo VAI!!! Esaltatissimo mi organizzo, confermo hotel e programmo: partenza ore 14:00 per 4 ore di strada con auto aperta, arrivo per le 18/19 doccia bollente cena e via… peccato che venerdì gli impegni lavorativi mi facciano partire alle 18:30, con ora prevista di arrivo 22:35, non vi dico le madonne, ma sono carico, sono vestito tipo omino michelin con maglia, felpa con pelo, giaccone cerato rivestito, guanti, e parto.
In direzione milano la temperatura crolla da 9° a 3°, fino alla circonvallazione tutto abbastanza bene, ma una volta presa la bologna inizia lo sconforto, ho freddo, ho fame, inizio a chiedermi chi cazzo me l’abbia fatto fare, son passate 2 ore e non vedo la luce, ho voglia di tornare indietro ma non mi conviene, sono a metà strada, ormai devo arrivare. Valuto anche la possibilità di fermarmi a dormire li, ma poi dovrei partire alle 5 per arrivare in tempo per l’opl quindi anche questa soluzione non è fattibile. Mi odio, mi do del pirla 46enne che vuole fare il ragazzino, invidio la famiglia a casa che guarda uno dei film di harry potter, odio la ktm che è assemblata a muzzo con un buco nel telaio che fa entrare l’aria fredda direttamente sui piedi! Mi fermo, faccio benzina e prendo una confezione di pringle e una di nutella biscuits e riparto. Non bevo per paura di prendere una congestione ma gli zuccheri fanno effetto e mi sembra tutto più sopportabile.
All’altezza di bologna però inzia a piovere, non tanto, ma riprende lo sconforto, freddo acqua strade sempre dritte e uguali, è davvero pesante. All’uscita di barberino la pioggia aumenta, becco 3 semafori rossi, smadonno ma arrivo in hotel. San dario esce a salutarmi e mi aiuta a scaricare e a coprire l’auto con il telo. Faccio fatica a camminare perché ho i piedi surgelati, entro in hotel e ritrovo un po’ di brutte facce che bevono e ridono e io mi sento un po’ meglio! Una tisana calda fa il resto. Concordo con Losna, le stanze sembrano quelle dei preti dei collegi, anche l’odore e diciamo che il riscaldamento latita… mi infilo a letto vestito nella speranza che domani vada meglio.
Risveglio sotto la pioggia, altro elenco di madonne, mi chiedo come farò ad arrivare in pista, mi dico ‘fanculo vado a fare colazione. Per fortuna nel mentre spiove quindi mi preparo e parto. Il navigatore mi fa prendere qualche scorciatoia in mezzo alle campagne che scopro dal forum anche altri hanno affrontato, ed arrivo al bellissimo mugello.
Qui inizio a cagarmi davvero sotto, nell’opl giro piano piano (non che di solito io sia una scheggia) e l’unica volta che provo ad accelerare sbaglio il timing e mi giro alla luco. Creo solo bandiere gialle quindi riparto con il culo stretto che manco uno spillo ci sarebbe entrato!
Chiedo assistenza e il buon Gyu sale in auto con me, prima volta con tutor con la ktm, l’avessi fatto prima!!! Mi da 4 consigli, ma fondamentali, mi incita a fidarmi dell’auto ed inizio a girare, non più rilassato, ma con le idee un po’ più chiare. Primo giro sotto i 3 minuti, proviamo ad abbassare ancora un po’, ma alla bucine mi giro. Stavolta mi cago sotto ma alla fine raccolgo solo un po’ di erba, solo bandiera gialla, quindi riparto. Gyu mi rassicura, dice che vado bene, manca la confidenza che arriva solo girando, ma che faccio le cose giuste.
Nel secondo turno sono preoccupato, voglio tornare a casa con l’auto intera, ha ripreso a piovere, mi chiedo di nuovo perché sono qui? Guardo il tabellone dei tempi e sono tipo quart’ultimo, con un’auto che in mano a tutti gli altri partecipanti sarebbe un missile, mi chiedo ancora perché…
Entro e cerco di mettere in pratica quanto mi ha spiegato Gyu, me la prendo tranquilla, tanto la pista è lunghissima, faccio passare tutti e mi metto a girare in santa pace, risultato: miglioro di pochissimo ma miglioro , direi meglio di niente…
La situazione va migliorando, esce un po’ di sole, facciamo le foto sul traguardo, rilasso un po’ le chiappe ed aspetto il terzo turno. Dai riproviamo a fare come mi han detto, vediamo cosa ne cavo fuori. Inizio a prenderci gusto finalmente, mi sto divertendo ma arriva la rossa, usciamo tutti e chiudo li la giornata. Non voglio ripetere il viaggio di andata di notte, voglio arrivare a casa relativamente presto e magari non surgelato, quindi alle 16:30 sono per strada.
Il viaggio di rientro è stato simile a quello di andata, pesante e freddo…
A casa finalmente una bella doccia calda, una pizza ed una birra mi fanno stare bene.
Nel letto, prima di dormire ripenso alla scelta fatta un anno fa di prendere la ktm: ho fatto bene? È l’auto per me? O meglio fare come meteora e prendere un’auto “normale” che ti permette di trasformare le trasferte da sofferenza in piacere? Anche perché carrellare non mi interessa… A livello di tempi non cambierebbe nulla, scarso sono e scarso resto, ma magari mi sentirei meno una merda e un’auto “più facile” mi aiuterebbe a crescere meglio come pilota. Ma la verità è che la ktm mi piace da impazzire, è amore e odio, mi sta sulle palle in alcuni momenti e l’amo alla follia in altri. Mentre penso, per sfizio guardo la telemetria e confronto i due giri fatti con Gyu, quello prima di girarmi e quello dove mi sono girato, ecco nel secondo, ero 5 secondi più veloce. Cacchio non potevo crederci, ben 5 secondi “soltanto” seguendo i suoi consigli, allora forse un po’ di luce in fondo al tunnel si vede!
Se avete letto tutto sto sproloquio vi ringrazio, ma perché ho scritto tutto questo? È stata una tappa per me dura sotto tanti punti di vista, ma alla fine il bilancio è nonostante tutto positivo perché alla fine mi diverto, grazie a tutti i presenti ed all’organizzazione. Ho deciso di non mollare con la ktm. Questo inverno voglio intervenire sistemando il soft top, rendendo l’abitacolo vivibile in inverno, così da rendere le trasferte sopportabili. So che potrebbe sembrare un nonsense ma io tanto normale non sono… Nelle prossime tappe prenoto fin da ora il tutor che sarà fondamentale per capire finalmente l’auto!

Il Mugello, da che vendetti la S2000, ora nelle sapienti mani di Riccardo alias settore7, non mi ha mai portato benissimo.
Sempre qualche inconveniente, sebbene di piccolo conto, ma capitato mai a fine giornata, anzi spesso all'inizio.

Mi sveglio dopo una notte di merda in cui avrò dormito 3 ore con la febbre alta. Mi bombardo di molecole sintetiche, mi vesto e via.
Le previsioni non sembrano tremende, forse ci fottiamo solo la opl, io col bagnato non vado granché d'accordo, specialmente con 350cv su un passo microscopico e cambio molto corto. Non mi diverto proprio. Vabbè faccio 2 giri e mi giro a 60kmh in salita alla bucine in quarta. Inutile, esco e mi faccio un caffè, andrà meglio al primo turno. No, quasi peggio, l'alternanza umido/quasi asciutto non consente di prender ritmo, fanculo pure il primo turno.
Secondo turno provo a capire che il primo tratto è umido ed il secondo asciutto, ma comunque senza riferimenti tocca dar del lei sia alla macchina che alla pista. Ciò nonostante faccio il quinto tempo assoluto, dietro agli imprendibili, ed a smistos che preso dalla carogna causata dalle sue sventure pre tappa decide di fare un altro sport e mi da giusto giusto 3 secondi. Però almeno ora sono confident, al terzo turno faccio il fuoco.
Ma rientrando in pit sento clack clack clack provenire dalla posteriore dx, e con l'aiuto di farlock, settore7, smistos, Alessandro ed altri là in giro ecco provenire la sentenza. Il semiasse muove, e manco poco. Chiedo in lacrime se sia possibile fare il terzo turno asciutto senza distruggere nulla, ma mi viene educatamente consigliato di andare a fare in culo a casa pian pianino, nella speranza non si disintegri il tripoide sulla via di Roma.

Effettivamente a 50km da casa il rumore era diventato agghiacciante, pertanto ringrazio chi mi ha fatto tornare in me cacciando la carogna di girare a tutti i costi.

Bravi tutti, bravissimo redduz.

Ovviamente non ultimo, grazie davvero, ma proprio davvero, a coloro i quali permettono a noialtri di giocare al nostro gioco preferito. In sicurezza.

Appena mi riprendo da questa influenza che pare di avere il colera, posto un bel giro semiumido/semiasciutto che per qualche ragione a me ignota ho deciso di fare TUTTO in quinta