Postato in origine da: andreagiov 
Veramente fantastico! Peccato non esserci stato....
Però, come mai non ci sono più Lotus, adesso?
Avevo lasciato un PC in standy sulla risposta a questo messaggio e riaccendendolo una settimana dopo... eccoci qua.
I motivi sono diversi, non necessariamente in quest'ordine, negli anni ne ho viste di tutti i colori.
Le Lotus sono tutto sommato auto da fighetti, un po' come le Porsche, diciamolo. Certo, c'è chi le usa a tutto tondo, in pista, su strada, in vacanza, ma spesso i proprietari, anche se si avventurano in ognuno di questi campi, restano un po' sulle loro. Preferiscono la coppetta facile al prendere una carrettata di secondi ed essere felici se l'anno dopo ne prendono una carrettata meno due, segno di miglioramento. Al Challenge dei primi anni c'è stato un costante aumento di partecipanti, ciò vuol dire, matematicamente, una costante diminuzione di coppette pro capite e l'impossibilità di postare le foto sui social, quindi fuga di partecipanti verso altri lidi. Uno potrebbe pensare che l'organizzatore fosse antipatico, ma le "migrazioni" si sono ripetute, quindi o tutti gli organizzatori sono antipatici o è vera la mia tesi. Guglielmo di Occam propenderebbe per la seconda ipotesi.
I costi. Sulle Lotus "purtroppo" gli upgrade funzionano, quindi nel primo periodo di possesso ci si fa di tutto e di più, ma visto che rarissimi partecipanti a trofei come Challenge, Time Attack e simili hanno esperienza di campionati "veri", dove si deve pianificare bene la gestione del budget, si rischia di rimanere senza soldi all'improvviso. Allora si vedono auto in vendita, non sarebbe un problema, e gente insoddisfatta e litigiosa, e questo è un problema, perché nell'era dei social, dove uno si esprime nei gruppi privati senza reale contraddittorio, ciò avvelena l'ambiente riducendo i partecipanti a svantaggio di tutti.
I costi degli autodromi, delle autostrade, della benzina, dei ristoranti, ecc, ecc... anche se aumentano di anno in anno non sono assolutamente determinanti, se si usano carta e penna per far bene i conti.
La comunicazione. Ce n'è troppa! Se non ci fossero i forum, WhatApp, Facebook, Instagram e le loro propaggini private ci sarebbero dei "semplici" campionati, spesso senza alcuna evoluzione dei regolamenti, che è una cosa buona, perché non serve modificare spesso la macchina, con un organizzatore più libero di occuparsi dei veri problemi come la gestione dell'evento, anziché lo stare dietro a tante checche isteriche che si sfogano su Internet (mai visto accadere nemmeno qui, nelle discussioni sui regolamenti, sulle foto "dove IO non ci sono", sulla cena non da ristorante stellato "ma IO (a ridaje) ho pagato 30 Euro e l'organizzatore ci lucra sopra un cifrone", vero?) in pubblico o più spesso di nascosto, perché a sostenere una tesi fallace su un forum si rischia una figuraccia, a sostenerla in un gruppo privato passa per buona essendo che dopo dieci messaggi nessuno la legge più, quindi si resta nel proprio orticello di errori convinti di aver ragione. A dire il vero anche su un forum si può (cercare di) far passare una tesi errata per buona con la forza dell'insistenza, ma almeno qui, per ora, non ha funzionato perché bisogna insistere davvero tanto oppure arrivano i fatti a smentirla.
Tanto, vogliamo far finta che la "comunicazione" con la diretta streaming o le foto serva per attrarre sponsor? Dai... non prendiamoci in giro. Noi paghiamo tutto di tasca nostra, anche gli errori dei meccanici, che "ci trattano bene perché gli diamo visibilità", ma allo stesso tempo "non vorrai mica che io ti garantisca un motore elaborato?"
La comunicazione serve solo a soddisfare l'ego dei piloti, che sono mediamente sempre più scarsi, perché il motorsport "vero" è finito con la fine dei trofei monomarca, dei gruppi A e dei gruppi N che contavano 30 macchine ad ogni gara e per le quali c'erano solo tre coppe. Ora ci sono più coppe che partecipanti, e non sto scherzando, avete mai visto la cerimonia di premiazione di una cronoscalata? E su questo la federazione ha pesanti responsabilità, magari fosse solo colpa dei trofei organizzati in casa.
Quindi le Lotus che fine hanno fatto? Alcune dal Challenge sono passate ad altri campionati (ma si contano sulle dita delle mani), il grosso sono ferme nei garage, a volte funzionanti, a volte rotte.
E i proprietari? Alcuni hanno trovato l'equilibrio per godersi la loro passione per decenni, magari passando ad auto più economiche come le MX-5, altri l'hanno abbandonata senza rimpianti per fare qualcos'altro (perché no?) mantenendone un bellissimo ricordo, altri ancora coltivano rancori all'infinito.
Due esempi positivi qui dentro che tutti conoscono: Rhencullen, che gira ancora, che ha sempre saputo trovare un compromesso esemplare fra tempo, spesa, preparazione e impegno personale. Polylotus, che non gira più, ma finché l'ha fatto era meticoloso e preciso come Rhencullen, poi per motivi di lavoro (siamo dilettanti!) non avrebbe più potuto continuare con la dedizione necessaria ed ha preferito smettere.
Quindi... fai lo stretto indispensabile a quella baracca che hai comprato, migliorando quello che si rompe, ma senza puntare ai mille mila cavalli, perché nessuno ha abbastanza soldi, tempo e pazienza per sostenere un'impresa del genere!