Più fermo di quanto sono in pista, arrivo anche io a fare due pensieri sulla tappa; mi sono divertito molto meno che a Misano per quanto riguarda la guida, ma ho imparato molto di più per tutto il resto…ed essendo un novizio è il mio scopo principale.
Spiace moltissimo per chi ha picchiato, e che Comunque con fortuna ed attrezzatura adatta non si è fatto niente di serio… ed è la cosa che conta più di ogni altra. Tornerete più in forma e più belli di prima…occhio solo a non lasciarvi andare al “già che ci siamo…”
Sabato mattina mi avviavo a a fare colazione con la musica di “riders on the storm” in testa ed il testo convertito in una serie infinita di madonne, visto che già il Mugello mi era stato presentato come pericoloso, io con la pioggia vado niente d’accordo; mentre andavo in là per le solite stradine che abbiamo fatto tutti, il mio pensiero verso la pista era quello di una cosa bagnata fradicia e piena di curve pericolose: ottima cosa se fosse l’inizio di un porno da guardare, non in cui partecipare rischiando di trovarsi dal lato sbagliato della pecora.
Stavo addirittura pensando di partire con le stradali, è stata Elena a dirmi “le tue sono già lì”, unite alla paura di bruciare le daily che mi ha fatto dire…”monta pure”a lei, e vaffa interno a me stesso, speriamo bene…ero talmente nervoso che ho montato il trasponder di qualcun altro con annesso inseguimento di uno dei ragazzi dei cronometri😅.
Enorme grazie a Seriano, che probabilmente ha capito che non ero molto calmo e mi fa prendere tutto con molta pazienza e per gradi, facendomi trovare fiducia nel mezzo e soprattutto in me stesso. L’OPL sfila via comunque imparando circa la sequenza delle curve, senza danni e con tempistiche che richiedono un calendario trimestrale per essere misurate.
I turno challenge comincia a vedersi qualche chiazza di asciutto per cui provo a cominciare a tirare qualche frenata sia alla Bucine che alla S. Donato, visto che l’aggiornamento alla carriola sono i dischi nuovi con pastiglie ds1, che mi danno una consistenza ben superiore alle 2500 sempre montate fino ad adesso. Devo conoscerle meglio in condizioni ottimali, perché sembra ne abbiano sempre di molto più di quello che credo arrivando quasi sempre corto in staccata.
II turno torna su Seriano, la pista è quasi asciutta anche se i cordoli continuano a non darmi sicurezza in uscita, comincio a capire la sequenza casanova——>arrabbiata 2 e capisco anche perché il Mugello sia così tanta roba; il tempo comincia a bastare un calendario mensile per misurarlo e mi aspetto di fare qualcosa di meglio al III turno (da solo). Provo a forzare un po’ ma il crono migliore rimane quello con Seriano, riesco però a staccare quasi ai 50 metri alla S Donato, idem alla Bucine e sono a sto punto molto felice della scelta fatta con i freni nuovi. La volta che il culometro mi dice che stavo andando “forte” arrivano i tre porcellini in fila serrata, sono talmente belli da vedere che non posso fare altro che levarmi dalla traiettoria e lasciarli andare con un po’ di sana invidia per la padronanza del mezzo che hanno e per la fiducia reciproca che ci vuole per stare così vicini. Bravi!
Mi dico che farò l’ultimo…sta cosa non bisogna dirla MAI…staccata più tirata del solito alla S. Donato, sempre più orgoglione dei freni nuovi, tardo la Luco ed in uscita culo della carriola che decide di andare per i fatti suoi, senza conseguenze, e con un minimo di strizza per una clio che arrivava non tanto lontana ma che mi sfila via senza problemi. Come a Misano chiudo tornando con molta calma dopo aver cercato di forzare, pagando dazio, senza conseguenze.
Come ho scritto all’inizio tappa istruttiva, ho capito quanto sia importante attrezzarsi opportunamente, no upgrade o cose che non ho la capacità di sfruttare appieno fino a sistemare abbigliamento e relativi DPI.
Seconda lezione il cronometro, meno lo si guarda quando si gira, meglio è, e anche confrontare i tempi con altri che non siano noi stessi serve a poco, poi è utilissimo invece per per prese per il culo a cena, ma questo è un altro argomento.
Terza lezione, bisogna che mi dia un’aggiustata dal punto di vista dell’efficienza fisica, altrimenti dopo 5 giri su asciutto al Mugello mi serve la rianimazione.
A cena ero infatti sfatto, e non è che domenica fossi messo molto meglio, complice una chiamata ch mi ha riportato alla realtà delle cose da fare sono scappato senza salutare praticamente nessuno, mi scuso e mi dispiace, ma già esserci è stata una battaglia organizzativa non indifferente, e infatti alla fine scrivo da:

per fare ammenda vi aspetto tutti il 17/3/23 con una decina di Moretti sul tavolo prima di cena.
Ognuno meriterebbe una parola di ringraziamento, credo che il gruppo sia un insieme di individui che portano qualcosa a vario titolo e livello, ed ognuno contribuisce a rendere unico quest’insieme che è già una droga.
Ad Elena va un ringraziamento a parte perché è da Marzo che mi diceva “ quando vieni al Challenge?” Non so se dire che è colpa o merito suo.
Come diciamo in Sardegna:
“a si biri, mellusu” - “A rivederci, stando meglio”,
dove e quando lo sapete già.