quanta acqua è passata sotto i ponti.
quanti alternatori bruciati, più che altro.
E dopo 16 alternatori e 2 HGF, nella pletora di momenti indimenticabili di questi 10+1 anni di challenge, volevo ricordare:
1) il sublime catering della prima volta, Varano 2009, dove una manciata di (fino a quel momento) sconosciuti si ritrovò, in una giornata assolata ma gelida, intorno ad un barbecue dove Ortega abbrustoliva fette di pancetta, con Un Francoz semimbriago che mesceva prosecco a tutti. Fatti fuori un par di cartoni. Tutto apparecchiato sul carrello di Nikevo. In quel momento O capito che 'sto giochino mi piaceva, e molto.
2) sempre Varano, qualche anno dopo. Prevista neve. Molti rinunciano. parto da Roma, arrivo a notte fonda, rischio di piantarmi già sulla rampa di uscita dell'autostrada (le s/slick non gradiscono moltissimo il ghiaccio). Il giorno dopo tutti in pista ugualmente, Pista chiusa, cominciamo a fare i tondi sul piazzale. Daniele (gestore di Varano) capisce che nessuno di noi ha un'età cerebrale superiore ai 15 anni e ci piazza qualche cono per fare i traversi. Poi un ragazzino di Agrigento (anni 8) con una miata bianca esagera e si appoggia sulla rete di recinzione. Daniele comprende che avremmo distrutto le recinzioni, le serrande box, noi stessi e APRE LA PISTA.... fantastico.
3) Rijeka. Luglio. Il giorno più caldo dell'anno. Parto da Roma con 38°. Attraverso l'Italia consumando più acqua e supradyn che benzina. Sosta in Friuli per un tuffo al Tagliamento (altrimenti sarei morto disidratato). Arrivo dopo mezzanotte in pieno porto a Rijeka con tutti quanti a fare casino e cercare di rimorchiare (per inciso, ci riuscirà solo il bambino agrigentino di cui al punto 2). Vengo letteralmente estratto dalla Lotus e con Meteora ci facciamo un bagno in mutande sotto la luna. Fantastico. Stiamo ancora insieme, peccato solo non aver avuto figli.

Che bei momenti che ho passato insieme a molti di voi, ricordo un viaggio bellissimo di notte a Riijeka, una cena in autodromo inaspettata, oppure come ha ricordato K71, il pranzo sul carrello di FrancoZ, e tutte le volte che Vertex o il papà di Ren mi hanno dato una mano.....Tanti ricordi e tutti sempre molto belli, unita da una sola incomprensione, ma fa parte della vita.
Un saluto a tutti.

Una delle mille cose da ricordare.....

Altro viaggio a Rijeka, per la stupenda strada di Kozyna, quella con la dogana di campagna sperduta nella foresta, 100 mt dopo un tornantino. Era la prima volta per tutti, avevamo letto della famigerata dogana, ma infoiati nell'inseguimento (eravamo una decina di auto), con annesso casino di scarichi aperti e stridor di gomme, il primo esce sparato dal tornantino, si accorge della dogana e ci arriva a ruote bloccate, davanti ai due doganieri che erano già a bloccar la strada con annessa paletta, pochi decimi e piombano il secondo, il terzo, il quarto, fino all'ultimo, tutti a ruote bloccate, occhi sgranati, mascella sul petto e culo strettissimo. Mentre scendono fumo e puzza di gomma bruciata il pensiero unico era: ora ci si inculano. Che stronzi, auto mandate in revisione, sequestri, vendette postbelliche, questione istriano-dalmata, etc.
E invece i mitici doganieri ci avevano fermato solo per chiederci di ripartire a manetta. A me hanno usato la paletta a mò di semaforo e uno con la mano mi ha fatto il 3, 2, 1... Che paese meraviglioso.