Di solito non partecipo granché al forum, ma oggi sono veramente contento e ho voglia di riversare la cosa su una pagina, quindi mi lancio in un mini racconto, perché la giornata ha avuto del rocambolesco ed è simpatico ripercorrerla 😊
Cominciamo col dire che sto partecipando ad un corso molto interessante in azienda, che ovviamente aveva una delle sue date piazzate proprio il 6/11!
Mi interessa partecipare, ma sono 2 anni che voglio rifare l’Endurance, non me la posso assolutamente perdere…
Morale, vengo a patti e riesco ad ottenere di partecipare al corso al mattino, recuperare la sessione del pomeriggio in differita e venire a fare l’Endurance partendo direttamente dall’ufficio!
Zibo fa il tester della pista la mattina, nessuno di noi 2 ha girato nella nuova configurazione di Cremona. Mi tiene aggiornato sulle sue sensazioni su pista e auto via whatsapp.
L’auto è finalmente perfetta, da quando l’abbiamo acquistata è stata un “progetto di recupero”, non aveva quasi niente a posto. Motore morto, differenziale morto, cuscinetti ruota morti… ne aveva di tutte. Abbiamo dovuto lavorare sostanzialmente su tutto per mettere insieme un pacchetto che ora da veramente tanto in termini di piacere di guida. Ora è un gioiellino.
Ovviamente arriviamo alla giornata nelle migliori condizioni possibili… circa… gomme alla loro ultima uscita della stagione e pastiglie dei freni verso la fine… instant classic!

Sì, la macchina è a posto, le parti di usura… sono parti di usura, no?
La mattina di Zibo passa bene, con ottimi feedback, ma intanto le gomme finiscono. Per fortuna c’è Mac Auto che, prevedendo la malaparata, avevamo preallertato con una richiesta di gomme fresche per l’Endurance.
… e per fortuna c’è Losna, perché in macchina non c’è l’inserto per svitare le ruote, allora Zibo corre in giro per il paddock cercando auto con dadi simili e salta fuori che Losna ha l’inserto, così ci salva per la seconda volta ad un Endurance: la scorsa volta pensavamo di finirla con 1 pieno di benzina e non ce l’avremmo fatta senza il suo Splash & Go!
Nel frattempo sto viaggiando da Cinisello a Cremona, ho già fatto la cacca 3 volte oggi, non posso pensare di mettermi in gara in queste condizioni, scatta l’Imodium sub-linguale!
Arrivo in pista, corro da Dario: ci sono!
Grazie Dario per il mini briefing personalizzato!
Corriamo a fare il pieno alla macchina e con l’auto di supporto a riempire la tanica (fessi sì, ma non 2 volte!). Per ottimizzare i tempi comincio a cambiarmi dal benzinaio.
Via! Corriamo indietro, arriviamo in pista e le macchine si stanno già allineando in corsia box!Zibo piazza la macchina, io infilo il resto dell’abbigliamento e ci salto sopra.
Configurazione auto nuova, configurazione pista nuova… cosa può andare storto? :-D
Parto guardingo sono in mezzo ad un gruppetto con ritmo simile, Piko Piko, Merlu e una Toyota GT86 blu (sorry, non so chi sei!). Lascio sfilare Piko, mi pare intelligente farmi tutorare da lui nei primi giri.
Capisco ancora poco delle prime 4 curve, mi sarebbe servito tanto girare la mattina, ma comincio a prendere un po’ di ritmo, a quel punto diventa gara vera e mi ingarello col gruppetto. Parte una serie di sorpassi molto divertenti, specialmente con Piko e Merlu. Fichissimo! A fine gara mi diranno che è stato avvincente vederci anche dal muretto box!
Cominciano gli imprevisti. Una Legend finisce in sabbia. Safety Car.
Da dentro l’abitacolo, sotto il casco, ripercorro il regolamento. Ho un neurone solo attivo, posso uscire o no? Non mi ricordo, resto dentro un giro per avere tempo di pensarci…
Ho sete, non ragiono, mi viene in mente Kimi Raikkonen “I need the drink! Do I have the drink?”… Ce l’ho in realtà! Zibo mi ha lasciato una bottiglia incastrata tra il sedile e il tunnel del cambio! (Grazie Zibo!)
Col neurone abbeverato torno a pensare… Posso uscire? Sì, è con la rossa che la sosta non vale!
Mi butto dentro ai box per cercare di approfittare degli altri che girano lenti.
Non faccio in tempo a fermarmi e Alan mi è addosso come un meccanico della F1: come sei con le pressioni? Sono da abbassare tutte, la macchina scivola specialmente davanti.
Neanche il tempo di dirlo e Alan le sistema tutte, GRANDISSIMO, come sempre, Grazieeeeee!
Vuoi cambiare l’assetto? No, tutto a posto, come diceva anche Zibo, la macchina va bene così.
Con Zibo siamo tarati per le 3 soste, il mio giro di dubbio sull’uscita ha scombinato il cronometro, facciamo i conti a mente sul momento giusto per il rientro.
Quando ci convinciamo del momento esatto, Zibo salta in macchina e parte ma… DISASTRO!
Viene fermato a fine corsia box… attimi di terrore, cosa succede? Stiamo perdendo un sacco di tempo!
Corro per tutta la pit lane… maledizione dovevamo avere per forza la prima piazzola ovviamente… arrivo in cima e scopro che non lo fanno rientrare per non incrociare il mezzo di soccorso! Passano minuti… Finalmente gli danno il via, dentro a cannone!
Entra in ritmo subito e si mette a battere i tempi del mattino, ottimo, io avevo un passo di almeno 1 secondo più lento non essendo riuscito a trovare confidenza nelle prime curve.
Gira bello regolare, spiace fermarlo, con Alan ragioniamo su quando farlo. Purtroppo, il momento deve arrivare, abbiamo ancora 2 soste da fare e manca poco meno di 1 ora alla fine… lo richiamiamo.
(perdonate la pochezza di dettagli su questa parte ma Zibo ed io non siamo ancora telepatici… per la prossima volta ci organizziamo!)
Zibo rientra, la macchina gira come un orologio, è la volta del rifornimento. Per non rischiare come 2 anni fa, buttiamo dentro tutto, fa niente se fa zavorra, è più importante finire!
A quel punto nasce il capolavoro.
Appoggiati alla macchina ragioniamo sul da farsi, sta calando il sole, manca poco meno di 1 ora e dobbiamo fare due soste… oppure no? Quanto è durata la sosta precedente? Abbiamo perso un sacco di tempo, magari è durata abbastanza da farne solo 2 da 11 minuti anziché 3 da 8. Ci buttiamo su Racechrono, guardiamo i tempi… sì, i conti tornano, siamo stati fermi 3 minuti in più del previsto! Si può fare, così facendo risparmiamo il tempo di 1 giro intero!
Zibo mi dice: se te la senti finiscila tu!
Sono tre quarti d’ora di gara al buio… che ne so, non ho mai girato al buio! Son quelle cose che mi terrorizzano ma al tempo stesso mi esaltano. OK, proviamoci!
Allunghiamo la sosta che doveva essere da 8 minuti ad 11 e mi butto dentro per quello che sarà l’ultimo stint.
Due giri di crepuscolo, una cosa a tratti romantica, poi, proprio mentre affronto il tornante che immette sul rettilineo lungo riesco a vedere l’attimo in cui l’ultimo raggio di sole si spegne, momento magico, ora è buio, ora bisogna imparare una cosa nuova.
Mi torna in mente un concetto tipico della chitarra, certe canzoni non le suoni perché te le ricordi nota per nota ma le suoni per “memoria tattile”. Devo applicare questo concetto, la pista non si è spostata, non la vedo ma è sempre lì… memoria tattile. Peccato che non ho memoria delle prime 4 curve, non le ho fatte un numero sufficiente di volte!
Non riesco a fare curva 1 in pieno, so che si può ma non ce l’ho nelle dita. Sono molto impreciso alla staccata di curva 2, non ho ancora memoria degli spazi in uscita. Continuo a finire largo all’uscita di curva 3, già non vedevo il cordolo alla luce, figuriamoci al buio.
Insomma, rischio un paio di volte di finire in sabbia ma me la cavo in entrambi i casi con un lungo! Adoro questa macchina, l’ho odiata in alcuni momenti di questi 3 anni, ma è da un po’ che me ne sono reinnamorato, perché ora so che quando sbaglio mi da comunque una chance di recuperare. Grazie Miyuki!
Il resto della pista è la mia salvezza, sono a mio agio, il buio non mi da particolarmente fastidio, anzi mi sento di tirare man mano di più, mi diverto proprio, i tempi lo confermano e calano.
Belli quelli che si sono inventati qualcosa per illuminare di più o farsi vedere con strisce di led colorati, grandi! La Ramarra di Meteora è la più bella con la cornice di led verdi sul lunotto.
A fine gara realizzerò di essere stato l’unico pirla a non accendere gli abbaglianti, ecco perché mi accecavano tutti mentre io perdevo diottrie per vederci qualcosa!
Maledetto Gentleman politically correct che sono… me lo dirà anche Merlu poco dopo, anche se non per i fari, ma per i sorpassi “gentili”.
Siamo agli sgoccioli manca poco più di un quarto d’ora e succede l’inaspettato… Piko e DB (poi scoprirò che era Simbar) in sabbia in curva 2… che hanno combinato??
Partono i pensieri… quindi chi ho davanti della mia categoria a questo punto?
Non ho una pallida idea di come stiano andando tutti, ma con loro due fuori può arrivare un buon risultato di classe.
I need the drink, where is the drink? (Grazie Zibo!)
Mancano pochi minuti, siamo dietro alla safety car, ci vuole tanto a tirar fuori 2 macchine dalla sabbia nella stessa curva. Ad ogni giro mi dimentico di guardare il muretto box e ad ogni rettilineo lungo penso “c@%%o! Non ho guardato se mi indicavano qualcosa!”… niente ad ogni giro la scena si ripete, nella mia testa c’è solo l’arrivo.
Ci liberano… Gas!
Resto incastrato tra due auto in curva 1, qualcuno più furbo passa all’interno e ci passa tutti e tre, ne vengo fuori e passo i due… è bordello, quanto manca?! Niente! Non manca niente! Bandiera a scacchi! Era l’ultimo giro!
Chissà com’è andata… ad ogni modo è andata bene, son contento della macchina, della pista, degli amici, dell’esperienza… il buioooo!!! Ma quanto è figo il buiooooo!!! Voglio il Dark LLCC!!!
Esco tra gli applausi di Zibo, di Alan (grande Alan, ancora grazie!) e di Andrea che ha fatto i salti mortali col lavoro anche lui solo per venire a vederci.
Che figata… tutto di corsa ma quanto ne è valsa la pena?!
Niente, il resto è storia. Tutto potevo aspettarmi ma terzi assoluti no, quella è davvero stata una sorpresa!
Per me è un successo pazzesco, una roba da non credersi.
Passare da “mi diverto, ma in verità non va bene niente”, da “mi diverto, ma se avessi speso i soldi che abbiamo speso a sistemare questa macchina su quella vecchia, avrei in mano un aereo”, da “mi diverto, ma perché non abbiamo aspettato 1 anno e non abbiamo preso una 124”… passare da tutto questo ad un pomeriggio del genere, vale tutto e cancella tutte le difficoltà.
Grazie a tutti, in primis a Zibo perché queste montagne russe le stiamo percorrendo insieme dall’inizio.
Grazie alla Marti che mi sopporta e che mi dice sempre di spendere per i pezzi costosi, perché altrimenti poi mi pento.
Grazie a Ferrario Racing che col suo lavoro sempre pazzesco ci sopporta, supporta e consiglia in pista e non. Grande Grande Alan.
Grazie a Mondiale Racing che ha dato un cuore nuovo alla piccola Miyuki… un po’ anche ad Alemazdina che ha favorito il trapianto del suo vecchio motore riportato stock, quando si è convinto che il 2.3 non lo avrebbe lasciato a piedi.
Grazie a Mac Auto, perché fate un lavoro che dopo un po’ qualcuno potrebbe considerare “scontato”, ma altroché, se non ci foste sarebbe un casino… adesso fate pure le saldature in campo (Grande Ele! Abbiamo vinto qualche cosa!).
Grazie al mitico Piko Piko che è un amico e sempre un allegro e corretto contendente in pista.
Grazie a Losna che trova sempre il modo di salvarci con la sua… saggezza!
Grazie a tutti quelli che si ingarellano senza schiantarsi, sembra poco ma non lo è. Se siamo in pista con lo stesso spirito ci divertiamo di più tutti.
Un grande grazie a chi si sbatte per tenere in piedi tutto questo fantastico carrozzone che è LLCC! Anche perché sono stato dalla “vostra parte” e so cosa vuol dire.
Ho sicuramente dimenticato di ringraziare qualcuno e di questo mi scuso, spero che leggere queste squinternate righe di allegria possa aver portato un sorriso a qualcuno, in fondo a me basta questo!
Se stai ancora leggendo, GRAZIE A TE, SEI UN GRANDE!!!